Eh già , il provverbio dice proprio così , se il Natale si passa con la propria famiglia e la dole metà , a Pasqua è concesso farsi le vacanze separate che spesso , a causa del lungo ponte lontani da casa fanno nascere dissapori e malumori.
C’è chi la passa rigorosamente in famiglia , nel modo più tradizionale possibile , tra pranzo e cena che sembrano unirsi rimpinzandosi di carne arrosto , colomba e uova di cioccolata e chi invece ne approfitta per evadere dalla quotidianità e regalarsi qualche giornata di sole e allegria. Altra chance è quella di andare a trovare i parenti lontani , cosa che spesso mette in disaccordo il partner , obbligandolo a passare le vacanze per conto proprio .
I modi più originali di passare la Pasqua sono stati sicuramente il campeggio e le gite fuori porta là dove il meteo lo ha concesso, seguiti a ruota dalle visite nei più famosi centri storici .
Ma c’è anche chi non ama far di questa festa religiosa un’ennesima occasione di consumismo e ha preferito passare due giorni di umiltà e preghiera in uno dei tanti conventi dove è possibile esser ospiti delle monache o dei frati e meditare in ritiro spirituale , per ritrovare se stessi e perchè no, approfittarne della Pasqua per riflettere un po’.
Le mete preferite per chi ha preferito “scappare” dall’Italia , secondo i dati rilevati dalle prenotazioni , sono state Barcellona , Madrid e Parigi mentre per i single è stata buona occasione di allargare le vedute e conoscere potenziali fidanzati, la crociera. Approfittando delle ferie non godute in altre occasioni infatti i due giorni della festa santa si son trasformati magari in una settimana all’insegna del sole, per tornare in città, dopo il ponte pasquale, abbronzati e pimpanti.
La scelta più complessa è spettata sicuramente a chi ha figli adolescenti che magari ha dovuto rinunciare alle ambite uscite fuoriporta per non impedire ai figli di incontrare il fidanzatino/a e di potersi scambiare l’uovo proprio a Pasqua o magari hanno aggiunto un posto a tavola proprio per far fare il “grande ingresso in società” al baby genero-nuora che ha passato le feste con la famiglia da ospite.
E voi come avete passato queste feste? Vale sempre il detto “Natale con i tuoi e Pasqua con chi vuoi” o è solo utopia?